@Felice

28/05/2021 alle 18:33

Quanto piace il dramma, quanto piace far la vittima, quanto piace provocare solo per farsi attaccare e dare del cattivo a chi ci casca

Quanto piace il dramma, quanto piace far la vittima, quanto piace provocare solo per farsi attaccare e dare del cattivo a chi ci casca

Per Diana non ne posso più di queste persone, è come vivere con un incudine sulla schiena per quanto sono pesanti. Arriva quel punto dove non lo sopporto più e voglio solo essere lasciato in pace, ma non posso. Sono ovunque, vogliono gli occhi puntati addosso e sono pronti a sparare le peggio stronzate per averlo ed è categoricamente impossibile ignorarlo. Come cazzo vivete così? Non si può stare con una persona del genere senza rimanere completamente assorbiti nel suo meccanismo tossico che non ti rendi conto essere tale. Se sei come me, che non ci rimani coinvolto facilmente, è praticamente impossibile anche solo starci vicino.

Sono degli avidi buchi neri, prendono e assorbono, assorbono, assorbono e assorbono ancora fino a prosciugarti. Riuscendo nel mentre ad addomesticarti come un cagnolino che viene maltratto dal padrone ma lo adora comunque perché non capisce. Pensa che lo ami, in realtà lo vede solo come l'ennesima bestia da sfruttare e spolpare dandogli due croccantini e due carezze ogni tanto per farlo sentire amato.

È alienante, mafioso, raccapricciante. Se potessi cancellare queste persone dalla terra lo farei nonostante l'interesse che suscitano. È impossibile viverci ma ne sono circondanto. Questa ineluttabile sindrome di Calimero è distruttiva. Mi ha ridotto al margine coperto di stima silenziosa ma completamente solo. La bistrattata voce della verità e dei pensieri collettivi, che riesce a trovare il senso dall'antipatia di chi non si sottomette all'incantesimo di quella puttana di attenzioni.

Sono tutti ipocriti e io non ce la faccio più, il sostegno silenzioso non mi arriva, non mi basta, tirate fuori le palle e date uno schiaffo morale perché non posso essere l'unico che lo fa. Per ogni spinta mi massacrano, figuriamoci per uno schiaffo. Della vostra simpatia non me ne faccio niente, imbecilli, mi serve di più e so che c'è di più, lo vedo, anche se tutti fingono di no.

E voi, seguaci teste di cazzo che come schaivi affetti da sindrome di Stoccolma difendete, sostenere e addrittura giustificate quella puttana siete ancora peggio. Altera la realtà, ferisce tutti ma il dolore degli altri finsice in ginocchio di fronte al suo che è più spettacolare, teatrale e importante. Scenate, solo scenate di lagne infinite mentre vi istiga a battervi per lei ferocemente e senza pietà. Eppure, nonostante la fatica che ci metterete, per lei non sarete mai abbastanza. Due moine e poi continuerà a dire che a nessuno importa di lei nonostante le guerre smosse in suo nome, non si fiderà di voi nonostante abbiate fatto di tutto senza che lei vi fermasse.

Il vostro sostegno se lo mangia a colazione e poi è bello che andato. A voi andrà bene all'inizio ma non vi rendete conto di quanto prenda di voi, di quanto vi sfinisca finché non capite che non avete fatto alcuna differenza nella sua vita. Magari nemmeno volevate farla, ma vedere che le vostre energie non abbiano lasciato neanche una traccia nella sua mente vi farà sentire impotenti, in colpa, ininutili.

Vi credete persone di buon cuore, gentili, non capite di essere solo vittime di una vittimista. Illusi, ne uscirete distrutti con niente in mano, solo un avvilente vuoto tipico di chi si è fatto risucchiare e ora non sa più cosa fare.

Siete dei coglioni, svegliatevi finché siete in tempo, tornate alla ragione, alla lucidità, alla realtà secondo la vostra testa non secondo la sua, che romanza qualsiasi cosa mettendosi al centro della narrazione drammatica. Salvatevi. Non potete aiutarla voi, l'unica terapia per persone così spetta a uno psicologo o alla solitudine. Se non ha fonti da cui attingere, forse inizierà a rendersi conto di cosa fa e chi è davvero, una fottuta sanguisuga.

È malata, assecondandola non la aiuterete, nutrite il mostro che è in lei e distruggete quello che avete intorno.

Ve lo dice uno che ci è passato, che mette troppo in quello che dice e si ritrova a serbatoio scarico più facilmente. Io l'ho vista la noncuranza, il modo quasi maniacale in cui cercava di spremere fino all'ultima goccia della mia buona volontà piangendo mentre urlava di non potercela fare. Lei non ce la faceva, mentre io che stavo perdendo tutto ero solo quello che non dava abbastanza, il cattivo, e sarà sempre così.

Pochi se ne rendono conto, pochi hanno quella visione macchinistica della realtà che ho io e possono risparmiarsi l'orrore e il disgusto di questo spettacolo. Vedere certi meccanismi mette solo amarezza.

Berrà fino all'ultima goccia di voi, poi vi butterà via come lattina vuote piangendo su come non teniate abbastanza a lei, su come sia troppo buona e finisce sempre per dare tutto e stare male quando tutto ciò che ha dato è stato un artificioso spettacolo di umiltà e ha passato il tempo a prendere.

Non si rende conto di quello che fa, voi non vi rendete conto di che mostro è diventata, credete alla sua recita.

Lei è il vostro pifferaio magico, voi i 130 bambini. Troppo distratti dalla melodia non vi rendete conto di dove vi sta portando.

Se sono traumatizzato? Sì. Se questo denota in me una mancanza di lucidità che mi porta a vedere questo atteggiamento dove non c'è? No. La mia mancanza di lucidità è ben diversa, fidatevi.

Conoscono tante persone e in poche sono così patologiche, così gravi, non è una cosa che si trova facilmente né tantomeno posso vederla dove non c'è. È plateale, richiama il mio sguardo solo se presente e palese. Solo di fronte a prove incontrovertibili direi una cosa del genere, perché incontrare persone così è l’ultimo dei miei desideri. Se le trovo però, faccio terapia d'urto, le metto alla prova, smonto la maschera facendole irritare e viene fuori la loro vera natura, la conferma dei miei sospetti.

Serve saper identificare soggetti simili, è importate per proteggersi da se stessi perché fidatevi, non volete passare per quel doloroso processo di realizzazione in cui finalmente aprite gli occhi. È una delle mille ragioni per cui sono paranoico.

+20 punti
2 commenti

@LaMigliorCronacaDiShouts

3 anni fa

wow, non lo leggerò

0 punti