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19/09/2022 alle 21:11

Leggevo beatamente un breve sunto sulle basiliche paleocristiane, quando in maniera del tutto casuale mi è venuta in mente una cosa

Leggevo beatamente un breve sunto sulle basiliche paleocristiane, quando in maniera del tutto casuale mi è venuta in mente una cosa

Tutti conosciamo i bronzi di riace, le straordinarie opere in bronzo, rare proprio oltre che per la magnificenza della loro forma, anche per essere tra i pochissimi reperti statuari in bronzo originali, di epoca classica, essendo del V secolo, arrivati a noi, gli altri in genere furono sciolti per ragioni ben note, ecco io no, in realtà a mente fredda è una cosa abbastanza logica e quasi scontata, solo non l’ho mai sentita, i due bronzi raffigurano due personaggi della straordinaria epopea di Eskilo, i 7 a Tebe o i 7 contro Tebe come preferite, due dei 7 guerrieri, Tideo e Anfiarao, che io chiamo il cannibale e il veggente per ragioni storiche e stilistiche delle due opere, comunque, perché l’artista avrebbe dovuto rappresentare due personaggi casuali dell’opera? Se fossero stati davvero i soli protagonisti, mi sarei aspettato di trovarmi i due fratelli, i veri protagonisti dell’opera di Eskilo, invece no, non lo sono affatto, dunque, esistono altre 5 statue in bronzo, di una collezione di 7 statue prodotte dallo stesso artista, e commissionategli da un probabile magnate delle colonie, siccome si pensa che i bronzi caddero da una nave o durante un nubifragio ? E soprattutto, ste cazz’ di statue, si trovano quindi da qualche parte tra il mediterraneo e lo Ionio? È una riflessione abbastanza stupida però mi affascinava, la loro esistenza, e il loro eventuale ritrovamento, sarebbe una delle scoperte storico artistiche più importanti del mondo contemporaneo, e non

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