@GioiaCelestiale
Sono contenta :)
Mi sono anche riletta gli appunti di filosofia su Eraclito degli scorsi mesi.
È bellissimo rileggerli.
Mi ricordo perfettamente la lezione in cui l'abbiamo incontrato per la prima volta, Eraclito.
Il giorno prima ero a fare ripetizioni da un ragazzo che mi aiutava a fare matematica e ad un certo punto mi aveva chiesto dove fossimo arrivati in filosofia. Gli avevo detto che dovevamo iniziare Eraclito e lui:"Ahh il filosofo del panta rei!".
La mia prof quando ce lo ha presentato ci aveva detto:"A chiunque lo nominiate che lo conosca, vi sentirete rispondere 'sì, il filosofo del panta rei' ".
Esattamente.
Che meraviglia.
Io lo conoscevo già un po'. Poco, solo la questione del panta rei.
Poi ho scoperto di amarlo sempre di più per tutto.
Che ridere poi. Alla prima lezione su di lui, la mia prof ci ha fatto analizzare (quindi commentare brevemente, cercando di comprenderne il significato) due suoi aforismi.
Vi giuro li ho cannati completamente.
È imbarazzante il modo in cui li avevo intesi, non so dove stavo con la testa AHAHAHA
Vabbè che poi a parer mio erano proprio due delle sue citazioni meno importanti riguardo il suo pensiero.
Un po' ininfluenti, quindi dai.
"Nessun uomo entra mai due volte nello stesso fiume"...
La potenza di questa frase. La potenza. La bellezza.
E poi:"La malattia rende dolce e gradita la salute, la fame la sazietà, la fatica il riposo"
Oppure:"Non capiscono, anche se ascoltano, simili ai sordi; di loro teatimonia il proverbio: sono presenti, ma assenti"
che è un'affermazione un po' "azzardata" poiché condanna abbastanza le masse.
Ma è veramente così purtroppo, per tutti, o quasi, se ho intuito davvero quello che intendeva lui, anche se non lo potrò mai sapere.
Nessun uomo entra mai due volte nello stesso fiume.