@Felice

25/01/2021 alle 13:44

Ci sono due tipo di provocatori

Ci sono due tipo di provocatori

Il primo, che chiameremo tipo 1, è come me, ovvero provoca per il gusto di farlo, fa il minimo indispensabile per vedere la reazione dell'altra persona e provare il proprio punto. L'altro, tipo 2, invece, fa la stessa cosa ma il fine è quello di fare la vittima. Mentre nel tipo 1 fare la vittima è un passaggio per provare la tesi, il tipo 2 si ferma lì. Nel tipo 2 tesi e vittimismo diventano la stessa cosa, la persona provoca per farsi attaccare e lagnarsi in giro che l'attaccano costantemente. È un modo come un altro per dire "Io sono buona/o, sono gli altri che mi attaccano senza motivo", di solito per convincere persone esterne della cattiveria altrui. Il fine è di mettere un cattiva luce gli altri ed esaltare se stessi come conseguenza, un racimolare attenzioni distogliendola da chi la ruba. Il tipo 1 invece, lo dico per esperienza, punta a mettere in luce il difetto, che può essere nel discorso, nel ragionamento, nel modo di fare o nella persona. L'unica gratificazione che guadagna per se stesso è dimostrare di avere ragione, può variare se agli altri o a se stessi. Di solito il tipo 2 è sempre frutto della situauzione disperata in cui versa il provocatore, il tipo 1 invece è più vario dato che può comprendere disperazione, ignoranza, arroganza, noia... sono tutti e due insopportabili, ma il tipo 1 può prendere sfumature divertenti e più gradevoli.

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3 commenti

@WolfOtaku

4 anni fa

Credo di essere anch'io il tipo 1

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