@Jeremy_Jezza_Clarckson_3

Dovrei forse imparare a volermi più bene, ad accettare il fatto che anche il mio bene è importante e anteporlo a quello degli altri non è necessariamente un atteggiamento egoista, è sbagliato anche prostrarsi costantemente a chiunque io ritenga minimamente vicino e questo non può dare modo a dei rapporti di crescere in modo sano. Se io stesso non amo me, vedendomi come un peso per gli altri, come posso pretendere che altri invece mi vedano come una figura ben voluta, come qualcuno che vale la pena avere intorno, non solo per essere sfruttato perché così deficiente da mettersi da solo nelle condizioni di essere sfruttato. Questo non è sano, non è giusto per me ma neanche per chi mi vuole davvero bene, perché così sono sempre portato ad avere quel dubbio di fondo che forse loro stiano vicini a me solo per comodo e non per vero affetto. È una cosa che voglio superare, farebbe bene a me, mi aiuterebbe anche con lei perché non si merita uno che ha certi dubbi a sussurrargli costantemente all’orecchio. L’unica persona che il mio subconscio non è riuscito ad allontanare perché in fondo quello che sento dentro è più forte persino delle voci che mi opprimono la testa. Voglio superarlo prima che arrivino a sovrastare anche i miei sentimenti per lei. E porca *inserire nome di una cantante americana anni ‘90* perché sto tornando a sentirmi così in ansia in stanze con più di 10 persone? Ero convinto che fosse un problema ormai sulla via del superamento ma oggi, tornato in aula dopo mesi, mi sono sentito assalito dal panico