@CamilloBenso_
Manfred von Richthofen, meglio conosciuto come Barone Rosso, uno dei piloti più abili della storia
I francesi lo chiamavano "Le Diable Rouge" (letteralmente diavolo rosso) è stato padrone dei cieli durante la prima guerra mondiale. Non un semplice asso dell'aviazione ma l'asso degli assi. È nato nel 1892 nella regione della prussia e ha iniziato fin da giovanissimo la carriera militare. 1914: scoppia la guerra e Manfred vieni chiamato alle armi. Inizialmente era un ufficiale di cavalleria, ma ben presto si stanco di combattere a terra, desideroso di volare: nel maggio 1915 fu accolta la sua domanda per l'entrata nell'abitazione tedesca, lì la leggenda prese vita. A bordo del suo triplano Fokker, riconoscibile dal nemico a grazie al suo colore rosso acceso, gli furono accreditate circa 85 vittorie aeree nei cieli della Francia e della Russia. Divenne una celebrità e ricevette continuamente cartoline da ammiratrici che in patria leggevano delle sue azioni eroiche.
Era a capo della squadriglia Jasta 11, considerata la miglior squadriglia della prima guerra mondiale, fra i sui compagni di squadriglia spiccava il nome di un giovane ed inesperto Hermann Göring: colui che sarebbe destinato a diventare capo della LuftWaffe (aviazione del 3o Reich) e uno dei Gerarchi Nazisti più importanti.
Era il 21 Aprile 1918: siamo agli sgoccioli della guerra, decollò dal campo di Cappy con altri nove piloti, fra cui suo cugino Wolfram von Richthofen, che era alle sue prime missioni di guerra: insieme incontrarono i Sopwith Camel della 209ª squadriglia della Royal Air Force(aviazione del commowealth). Il giovane tenente canadese Wilfrid May vide che Wolfram von Richthofen restava, come lui, ai margini del combattimento aereo, e gli andò in caccia mettendosi in coda. Accorgendosi che suo cugino era in pericolo, il Barone Rosso inseguì Wilfrid May, il quale, con la mitragliatrice inceppata, cercava di allontanarsi.<br />
Questa era di solito la sua tecnica abituale: cercare gli aerei in difficoltà e prenderli in caccia. Tuttavia stava sempre attento a non portarsi sulle linee nemiche, ma quel giorno non prese questa precauzione: doveva sbrigarsi! Vedendo il triplano di Manfred von Richthofen in procinto d'attaccare May, il capitano Arthur Roy Brown, altro pilota canadese, decise a sua volta di attaccare il Barone Rosso. Ben presto i tre aerei si ritrovarono a bassissima quota sulla terra di nessuno che separava i due fronti. Colpito da proiettili provenienti dalle trincee, il triplano atterrò intatto in una zona controllata dagli australiani. Alcuni testimoni oculari raccontarono che von Richthofen era già morto, riverso sulla cloche; altri che sopravvisse ancora alcuni minuti prima di emettere un ultimo sospiro, Kaputt, riferito al suo aeroplano.
Un caccia inglese lasciò cadere sul campo-base tedesco di Cappy il seguente messaggio: "AL CORPO D'AVIAZIONE TEDESCO. Il capitano barone Manfred von Richtofen è stato ucciso in battaglia il 21 aprile 1918 e seppellito con tutti gli onori militari".</p> <p> Il capitano Brown, ritenuto uno dei possibili abbattitori del Barone Rosso, non rivendicò mai ufficialmente la vittoria; recenti ricerche ne attribuiscono l'abbattimento al sergente mitragliere Cedric Popkin oppure all'artigliere Robert Buie o all’artigliere "Snowy" Evans, tutti della contraerea australiana parte della 1st AIF.</p> <p> Richthofen avrebbe compiuto, da lì a undici giorni, ventisei anni di età.