Colgo un’estraniazione profonda: le zollette di zucchero accantonate nel barattolo di vetro, il legno colorato dell’armadio, lo sguardo incantato di mia sorella sopra uno schermo luminescente – realtà cui non appartengo, la loro carne m’è proibita sul principio; e -come dire?- io non sono nessuna di essa, c’è una pellicola di nulla; ciò che sono, quel nulla, quella separazione intima, profonda. #shock

09/09/2020 alle 16:26
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