Viviamo in mezzo alle nostre scelte, viviamo nel mondo umano. Eppure siamo ciò che non avremmo potuto scegliere: la corporeità; un volto, dei seni, delle natiche, un paio di braccia, un altro di gambe; la nostra carne nausebonda, la nostra carne preumana. Com’è inquietante: l’uomo fabbro dell’uomo non è egli stesso uomo. #corpo
09/07/2020 alle 23:17
7 commenti
@MyShadow
4 anni fa
Se fosse vero ció che dici allora un uomo morto, che dunque non puó essere alcunché, sarebbe meno nauseabondo di uno vivo. Per reductio ad absurdum, la tua assersione é filosoficamente inconsistente in quanto in contraddizione coi riscontri dell'immanenza.
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