Ascolto il canto della mia anima. Poi il silenzio della notte. Gli occhi si socchiudino bramosi di chissà quali sogni fantastici. E i torti subiti diventano aneddoti, e gli sfregamenti corporeo/fluido/svivolosamentelodevoli si tramutano in piccoli fuochi d' artificio. E niente, si sveglia mia figlia piangendo come una pazza ed io rischio il manicomio. Un abbraccio con la lingua a tutti.
06/02/2018 alle 01:59