Se è possibile possedere una certa coscienza di sé, «essere presenti a sé» ho sentito dire, è necessario che quello di cui prendiamo coscienza, cioè la nostra identità, sia un oggetto come gli altri, se possiamo prenderne coscienza. Ma, allora, se essa è un oggetto, la coscienza che la coglie è anonima e impersonale? #identita
10/08/2020 alle 14:51