Da atea giudico lecito credere in Dio come metafora dell'intelligibilità, della matematizzabilità dell'Universo, che è condizione di possibilità dell'impresa scientifica e di ogni nostro proiettarci in un futuro (se la nostra esperienza attesa fosse del tutto caotica, come potremmo anche solo concepire un futuro?)
26/08/2022 alle 08:21