Da atea giudico lecito credere in Dio come metafora dell'intelligibilità, della matematizzabilità dell'Universo, che è condizione di possibilità dell'impresa scientifica e di ogni nostro proiettarci in un futuro (se la nostra esperienza attesa fosse del tutto caotica, come potremmo anche solo concepire un futuro?)

26/08/2022 alle 08:21
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2 commenti

@Bhounnomeacazzo

2 anni fa

...mi sento stupido

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@UtenteAnonimo_21

2 anni fa

Wo wo wo a me piace la filosofia ma ho avuto difficoltà a comprendere appieno quando hai descritto, in particolare la parte riguardo l'impossibile natura caotica del nostro universo che ne impedirebbe logicamente, se ho ben capito, il futuro

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