Durante la quarantena facevo con le unghie il gesto di tagliarmi le vene e spesso mi rimaneva pure il segno del graffio sull’avambraccio, oppure iniziavo a graffiarmi in faccia, sul collo e per finire con le forbici mi tagliai i capelli di un bel po’. Ero triste e mi sentivo sola, ma quando facevo queste cose la mia bocca si mutava in una specie di sorriso psicopatico e piangevo in silenzio. #psicopatica #solitudine
13/08/2020 alle 13:27