La coscienza è la quarta persona del singolare, poiché non sono io né qualcun altro: essa non è nessuno e suo malgrado è la singolarità irrimediabile, la realtà più individua d’ogni altra realtà. È un «that» senza realtà, senza «what», è il «che è e che non può non essere», è un’esistenza senza alcuna essenza, poiché le precede e le fonda. Nessuno parla, e tuttavia esiste. #coscienza

10/08/2020 alle 16:37
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5 commenti

@OrtensioPaz

4 anni fa

Scrivi bene, ma queste parole significano ben poco

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@Quackoty

4 anni fa

mhhh... mhhh.. mh mh... i haven’t a clue what’s going on here, but i’ll act like i do uwu (vi prego cogliete la reference)

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