Ho avuto un confronto abbastanza spiacevole con una persona che fa parte della Comunità LGBT. Fondamentalmente, codesta persona dopo un piccolo dibattito se ne esce con: "Anche tu però dai un nome alla tua malattia mentale, è la stessa cosa. Se non ti definisci con la sessualità, non dovresti farlo nemmeno con tuoi problemi mentali." Ma seria? Ma tutto apposto? Perché qui mi sembra un delirio.
21/03/2021 alle 23:28
11 commenti
@Frank2_1
4 anni fa
Entrambi i modi di etichettarsi nascono dal bisogno di comodità.Se però da una parte quelle legate alla sfera sessuale sono di natura principalmente sociale, quelle legate alle malattie mentali sono di natura prettamente medica, dove a mio avviso risulta estremamente necessario avere vocaboli capaci di circoscrivere una molteplicità di sintomi
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