Da piccolo facevo molta fatica a socializzare con gli altri, così come ora, mia madre era costantemente a lavoro, e mio padre tra caccia, pesca e lavoro, non era mai a casa, in effetti nemmeno ricordo che faccia avesse a quei tempi, insomma da piccolo stavo quasi sempre solo a casa, crescendo ho capito di provare attrazione fisica per i ragazzi.. Continuo nei commenti
@op
3 anni fa
4)E quindi niente, non so perché l'ho scritto, probabilmente nessuno leggerà tutto questo discorso, ma se qualcuno l'ha fatto, mi dispiace di averti fatto perdere tempo con la mia vita.
@op
3 anni fa
1)ma mi hanno sempre detto che era sbagliato, e quindi ho cercato di negare il fatto di essere bisex fino ai 13anni. A 13anni non mi ero ancora trovato un vero amico, nessuno con cui andassi davvero d'accordo. In oltre venivo spesso escluso, per un motivo che neanche capisco, e le poche volte che mi invitavano in un gruppo, preferivo stare da solo.
@op
3 anni fa
2)Ho più volte "sfogato" della rabbia che non capisco nemmeno, su persone, oggetti, come macchine e capanni, e animali. 7 giorni dopo il mio 14esimo compleanno, mio padre è deceduto per via di un tumore, ma la cosa non mi è interessata, odiavo sentire mia madre piangere, volevo tappargli la bocca, mi irritava e infastidiva sentire il silenzio..
@op
3 anni fa
3)interrotto dai suoi lamenti, ma preferivo mettere le cuffie e ascoltare musica. Un giorno, mentre piangeva gli ho urlato di stare zitta, lei era già turbata dal fatto che non mi avesse mai visto piangere per la morte di mio padre, così ha deciso di mandarmi da una psicologa, e continuo ad andarci nonostante credo sia una perdita di tempo.
@Caamillaa
3 anni fa
Penso che ognuno esprima il dolore della perdita di un proprio caro in diversi modi, in questo caso tu volevi stare da solo, volevi il silenzio e ti dei fatto prendere più volte dalla rabbia perché si vede che è in questo modo che ti esprimevi. Capisco la scelta di tua madre, penso che l’abbia fatto per il tuo bene, non c’è da vergognarsi ad andare