LizzyBooo

Non ho mai saputo come scrivere una descrizione su di me. Insomma, sul momento ho tante idee, ma poi, quando viene il momento di scrivere, dentro la mia testa compare il vuoto.

Ed è triste, perché pensate alle medie, quando nei temi ci mettevano a scrivere una descrizione di noi stessi. Ecco, io ero una di quelli che restavano ore e ore a guardare i ragni sul soffitto, in cerca di ispirazione.

Alla fine però, me la sono sempre cavata, con qualcosina (anche inventato) buttato lì a caso.

Se proprio devo mettere qualcosa su di me, dico che non sono capace di dire bugie, e cavolo, è pessimo. Pensate a tutte quelle volte in cui vi chiedono di fare qualcosa, e voi cercare freneticamente di trovare una bugia credibile e che non urti i sentimenti dell'altro. Ecco, è un quelle situazioni che ho scoperto di avere una zia che abita in Tibetania (Non so nemmeno se esiste un posto chiamato così), che a 9 anni sono andata a una gara di rutti, che ogni tanto aiuto mia nonna a impacchettare cetrioli, e che ho funerali quasi ogni domenica. Insomma, sembra che mi faccia di roba pesante, ma lo giuro, non è così. È solo che mi invento bugie fasulle, con tanto di particolari dei quali potrei parlare per ore, e alla fine va che mi ritrovo in una situazione imbarazzante dove nella maggior parte dei casi me ne esco con un: "ahahah, dai, scherzo" ancora più imbarazzante.

Passo la mia vita tra l'indecisione più totale, e il decidere in un microsecondo, cosa che fa pensare che certe volte non pensi a quello che faccio. Sul serio, potrei passare ore e ore davanti alla vetrina della pizzeria, senza sapere cosa prendere, conscia del fatto che alla fine prenderò sempre quella al prosciutto e funghi. Al contrario, passando per un negozio di abiti da sera, potrei subito puntare il dito su uno e dire:"è lui". Il fatto che odi lo shopping non c'entra. Io faccio dei ragionamenti logici su cosa scegliere, anche se non sarei capace di spiegarli.

In molti mi dicono che sono strana, ma a mia discolpa potrei dire che non lo faccio apposta. Sono così fin da quando mi si poteva tenere sul palmo della mano, e in un certo modo mi piace. Insomma, chi di voi da piccolo non guardava i Simpson perché erano gialli, e il giallo è un colore antipatico? C'è qualcuno che prova pena per il nero perché tutti lo considerano un colore triste? Io da piccola ci rimanevo male, per cui nella maggior parte del tempo ero vestita come Mercoledì Addams. Ah, poi il verde. Non l'ho mai sopportato. Troppo sicuro di sé.

Se non siete ancora scappati, mi è venuto in mente qualcosina di serio da dire.

Prima di tutto, che sono e non sono un sacco di cose. Sono sempre qualcosa, e allo stesso momento ne sono l'opposto. Ricordate: sono della specie Homo indecisis.

Non sono per niente seria. Davvero, ci sono momenti in cui non sono capace di tenere un'espressione seria. Tipo ai funerali.

Contrariamente, in un possibile gruppo (dico possibile perché sono asociale e non mi piace stare con gli altri) sono quella che ha sempre la faccia contrita e semi-addormentata.

Non sopporto il caffè. Preferisco addormentarmi per strada, più che assaggiarne anche solo un sorso, per risvegliarmi. Odio la senape, e non solo perché è gialla. Non mi piacciono le olive, i fagiolini, la liquirizia e Justin Bieber.

Adoro leggere. Sul serio, passo intere giornate stesa sul letto a immergermi in mondi sempre nuovi e fantastici.

Mi piace ascoltare musica con gli auricolari, nonostante da piccola, il mio vicino mi abbia spaventata a morte dicendomi che mi uccideranno. Non pensate che io sia così coraggiosa da sfidare la morte, eh. È solo che non ho paura di morire, ma questo è un altro discorso, ed entreremmo nella parte depressiva.

Perché sì, sono un po' depressa, ma, come ho detto prima, è un altro discorso.

Okay, altra cosa da sapere su di me, è che non sono capace di chiudere un discorso. Quindi penso che tutte le cavolate che ho detto possano bastare.

Addio.

P.s. I polpettoni romantici mi fanno esilerare dalle risate. Anche Titanic. Soprattutto Titanic.

P.P.s. Ho dato un nome al mio ciclo. Si chiama Jeff. Jeff the Killer.